Un torneo emozionante fra i campioni paralimpici dell’ASD Tennistavolo Saronno e le squadre dei dipendenti di alcune aziende del territorio
Un torneo di tennistavolo tra atleti paralimpici e dipendenti aziendali per affrontare il tema della disabilità nel mondo del lavoro da una prospettiva nuova.
È questa l’idea alla base dell’evento realizzato oggi negli spazi dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro di Saronno, promosso e organizzato dalle Aree Collocamento Mirato e Politiche Attive di Umana, in collaborazione con la cooperativa sociale Spazio Aperto.
A scendere in campo, in un’inedita ed emozionante sfida all’insegna dell’inclusione, sono stati gli atleti paralimpici dell’associazione ASD Tennistavolo Saronno, reduci dalla vittoria dei Campionati Italiani Paralimpici di Tennistavolo di Terni, che hanno affrontato in una sfida “impari” 44 dipendenti a squadre di aziende del territorio fra le quali OVS, RPS Riello, Daiichi Sankyo.
L’obiettivo dell’iniziativa era chiaro: parlare di inclusione nei luoghi di lavoro e alle aziende attraverso la metafora dello sport paralimpico. Chi è più abile sul campo da gioco? Un ribaltamento delle prospettive, dove l’essere campione, il più competente, il più forte, anche in una azienda, dipende spesso dal contesto e dalla capacità di valorizzare il talento di ciascuno.
Manuela Pioltelli, responsabile Area Collocamento Mirato di Umana:
“Una sfida emozionante e divertente per un progetto che mira a parlare all’impresa di lavoro e di inclusività. I dipendenti delle aziende si sono messi alla prova con campioni paralimpici di grande prestigio, ma credo che il valore di questa esperienza sia contenuto proprio in quello che riporteranno all’interno della loro comunità: ogni persona può portare un grande valore aggiunto all’impresa in cui è inserita se ha la possibilità di esprimere il proprio talento, nel giusto contesto, nei modi e nei tempi adeguati. È un cambio di prospettiva, per le persone con disabilità inseriti in azienda, per i colleghi con cui lavorano. Una grande lezione di inclusività quella di oggi, e di umiltà. Per tutti”.
Andrea Serpi, disability manager di Spazio Aperto
“Di disabilità si può parlare in tanti modi. Ad esempio, affermando che è una condizione dello stato di salute e quindi riguarda tutti gli esseri umani, non solamente ‘gli altri’. Noi abbiamo scelto di parlare di disabilità e di inclusione attraverso l’immagine dello sport, un’immagine che trasmette la leggerezza del gioco e del divertimento, ma anche l’abilità del gesto tecnico, allenato e armonico; e attraverso questo gesto, parlare di capacità, di competenza, lasciando per una volta in secondo piano gli eventuali limiti. Perché mettere insieme le capacità, consente di condividere uno spazio di sport o di lavoro e di creare valore insieme”.
L’evento è stato realizzato attraverso un bando finanziato dalla Città Metropolitana di Milano, parte del programma “Game on: Inclusion Days”, una serie di eventi interaziendali di sensibilizzazione promossi nell’ambito del progetto Inclusive Mindset di Umana.
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